Fumetti

'Sombras Nada Ms', Jos Muoz in mostra a Milano: 'Siamo tutti come disegni in cerca di sceneggiatura'

Il 72 enne autore di Alack Sinner commenta la sua personale improntata al ricordo dell'Argentina della sua infanzia. E intanto Nuages riedita il suo Nicaragua, coi testi di Carlos Sampayo

04/11/2013

In libreria tornato da pochi giorni, con il quinto tomo dell'integrale di Alack Sinner, quel Nicaragua(Nuages) in cui il detective senza licenza, nei testi di Carlos Sampayo, se la vede con agenti di Managua, loschi argentini trafficanti di armi, una nuova conquista e una figlia da conquistare in mezzo alle difficolt e ai silenzi tipici di una doppia vita. Ma se i neri e i bianchi diMuoz li ammirate gi da qualche tempo potete dare un'occhiata alle immagini a colori che abbiamo scattato alla sua personale milanese, Sombras nada ms, curata anch'essa dalla Nuages di Cristina Taverna. Scatti ai quali vogliamo abbinare il Muoz-pensiero, cos come emerge dalla chiacchierata che l'autore argentino ha intrattenuto con una trentina di appassionati alla presentazione della mostra alla Fabbrica del Vapore, nell'ambito dello Zucca Tango Festival, che dal 31 ottobre al 3 novembre ha ospitato questa carrellata di schizzi, bozzetti, quadri e illustrazioni le cui atmosfere sono richiamate (e a volte contenute) principalmente in due volumi del sodale di Carlos Sampayo, CarlosGardel e La Pampa y Buenos Aires (entrambi editi da Nuages). Facce di amici, di miti (Gardel su tutti), lampi da un'infanzia trascorsa in un villaggio di 4 mila anime in mezzo alla pampa. E adesso diamo la parola all'argentino, che nel 1972 si trasferito a Milano, e oggi si divide tra la Madunina e Parigi.

Fumetto. "E' il mio rifugio da una realt, quella della crisi finanziaria, che ci confonde, dove sembriamo tutti disegni in cerca di sceneggiatura".

Europa Unita. "Siamo noi sudamericani l'Europa Unita", diceva Borges, e aveva ragione. Da bambino giocavo con bambini spagnoli, italiani... Poi sono venuto a vivere in Europa e ho scoperto che gli inglesi stavano con gli inglesi, gli spagnoli con gli spagnoli, gli italiani con gli italiani... Era tutto cos strano da vedere!".

Infanzia. "Per me non il terreno della nostalgia, semmai dello stupore. Forse sono diventato un archeologo delle emozioni, un tafficante di emozioni antiche, meravigliose. E il passato per me non un rifugio, un'enorme ricchezza".

Individualismo. "La crisi ci sta trasformando in buchi neri che assorbono vita e restituiscono disperazione. Poi sapete com': quando arriviamo ad essere 7 miliardi sulla terra aumentano le gomitate...".

A questo punto avremmo voluto dirvi di pi della spassosa chiacchierata di Muoz coi lettori, ma l'acustica rovinosa della Fabbrica del Vapore, e la sciagurata collocazione fisica dell'incontro, un mega-loft-terrazzo che amplificava paurosamente i rumori del bar pochi metri pi sotto, ci ha impedito di raccogliere altro. Ma stato lo stesso Muoz a sdrammatizzare la situazione, poggiando alle labbra una specie di megafono che il collega Elfo ha ricavato da un cartoncino. E cos vi lasciamo con questa deliziosa immagine...

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