Fumetti

Valvoline Motorcomics, quando il fumetto sovvertiva i generi e dialogava con arte, musica, moda, pubblicit...

Una grande mostra a Bologna dall1 marzo e prorogata al 21 aprile celebra (con splendido catalogo) unepoca forse irripetibile

22/01/2014

Dici ?Gruppo Valvoline? e pensi ai ?magnifici sei? Daniele Brolli, Giorgio Carpinteri, Igort, Marcello Jori, Jerry Kramsky (Fabrizio Ostani), Lorenzo Mattotti. Ai fondatori che costituirono l?inserto autogestito della rivista Alter Alter nel 1983 si aggiunsero in un secondo tempo Massimo Mattioli e l?americano Charles Burns. Oggi sono tutti artisti affermati. Trent?anni fa erano giovani autori e narratori per immagini che facevano base a Bologna, nell?ambiente creativo post-1977 e movimento studentesco che ruotava intorno al Dams, e diedero il via a una rivoluzione del fumetto italiano.

Dall?1 marzo e prorogata fino al 21 aprile 2014 una grande mostra a Bologna, su iniziativa della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e a cura della casa editrice Coconino Press ? Fandango, in collaborazione con Bologna Fiere e la Fiera del Libro per Ragazzi, documenta e celebra il lavoro del gruppo Valvoline, sottolineando i suoi legami con le altre arti e il contesto culturale degli anni Ottanta in cui quest?esperienza matur. In esposizione nella sede della Fondazione del Monte (via delle Donzelle 2) circa 150 opere e tavole originali a fumetti di tutti gli autori, numerosi inediti tra disegni, dipinti e bozzetti, foto e documenti audio e video, lavori per il design, la pubblicit e la moda...

L?esposizione sar inaugurata sabato 1 marzo alle ore 18 e rester aperta fino a domenica 30 marzo, tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 19 a ingresso libero. Le storie a fumetti di Valvoline Motorcomics cominciarono ad apparire a puntate dal gennaio 1983 sulle pagine della rivista mensile Alter Alter, gemella di Linus, sotto la guida tutelare di un maestro culturale come Oreste del Buono. Era il progetto consapevole di una nuova avanguardia: racconti creativi, onirici, liberi e sperimentali, che rompevano gli schemi del fumetto classico per reinventare la tradizione e i generi narrativi in chiave pop. L?uso delle citazioni e il costante intreccio del fumetto con altri linguaggi (arti visive, grafica, moda e design, architettura, musica, cinema, fotografia, graffiti e street art) fanno di Valvoline un momento di svolta, non solo riconosciuto dagli storici del fumetto, ma all?epoca apprezzato dal pubblico dei lettori e da importanti storici e critici dell?arte contemporanea.

La mostra si propone di rileggere e riscoprire il percorso di un gruppo di giovani artisti trasversali e ?interdisciplinari?, sperimentali e pop insieme, che segnarono negli anni Ottanta una svolta nel fumetto internazionale (apprezzati e amati, tra i tanti, da Art Spiegelman che li pubblic negli Usa sulla celebre rivista Raw).

Oggi gli autori del gruppo sono grandi firme e maestri dell?immaginario che continuano a lavorare in diversi ambiti artistici, spaziando dal romanzo a fumetti alla grafica, dalla pittura all?illustrazione, dalla scrittura all?editoria, dalla televisione alla musica. Alcune di quelle storie a fumetti, oggi praticamente introvabili, sono tornate a partire dal 2013 in una nuova collana di cinque volumi cartonati deluxe (per ora Doctor Nefasto di Lorenzo Mattotti e Jerry Kramsky, Polsi sottili di Giorgio Carpinteri, Sinfonia a Bombay di Igort, in attesa dei prossimi Lover di Marcello Jori e Parallelo di Daniele Brolli), rivisti e ridisegnati dagli autori, pubblicati da Coconino Press / Fandango. La collana si conclude idealmente con questo Valvoline Story, il prezioso libro-catalogo della mostra omonima. Un volume ricchissimo di documenti, testimonianze, curiosit, disegni. Contiene lavori finora inediti degli autori Valvoline e di maestri del fumetto che dialogarono con loro o li accompagnarono per un tratto di strada: Magnus, Art Spiegelman, Charles Burns, Massimo Mattioli, Andrea Pazienza...

Un viaggio speciale nell?immaginario e nel mondo di Valvoline. Una stagione creativa in cui il fumetto si apr al dialogo con altri linguaggi: arti visive, grafica, moda e design, architettura, musica, cinema, fotografia, televisione... Non solo un anniversario da celebrare. Il ritorno in scena di un momento di svolta nella storia della cultura pop. I fumetti amati da Pier Vittorio Tondelli e Oreste del Buono, da studiosi e critici d?arte come Renato Barilli, Roberto Daolio, Antonio Faeti, Francesca Alinovi, Mariuccia Casadio, Daniele Barbieri. La riscoperta di un movimento nel quale si possono riconoscere le radici e i semi del graphic novel contemporaneo.

Ma che cos' stato pi esattamente Valvoline? ?Un prodigio italiano?, recitava il primo strillo di copertina dell'epoca. Un lavoro collettivo di squadra, dimensione poco praticata nel mondo dei comics. Ecco allora il tentativo di razionalizzazione trasmesso agli organi di stampa dalla Coconino Press fondata da Igort per rendere ragione di quanto accaduto a chi, anche solo per ragioni di et, non pu saperlo.

Il progetto: reinventare i vecchi generi del racconto e farne un oggetto moderno. Assorbire il pop e il pulp, il noir e le crime stories, il fantastico e l'esotico, i romanzi metropolitani, il blues e il jazz anni Quaranta: tutto digerito a furia di letture e ascolti, e poi trasformato in nuove narrazioni fuori dai tradizionali binari. Frammenti d?avanguardia che fanno riferimento alle avanguardie storiche delle origini del Novecento, sia del fumetto stesso (Little Nemo di McCay, Feininger, Herriman...) sia dell'arte tout court (futurismo, dadaismo, costruttivismo).

Il mezzo: il linguaggio del fumetto, declinato con una consapevolezza nuova delle sue immense possibilit espressive di disegno, parole, ritmo, fantasia. Un fumetto che per la prima volta dialoga e si intreccia con altri linguaggi: arti visive, grafica, moda e design, architettura, musica, cinema, fotografia. ?Gli artisti del gruppo Valvoline, pur amando i generi, non si lasciano guidare dalle loro regole. Non intendono superare i limiti del fumetto, ma credono che il fumetto abbia limiti pi ampi di quelli in cui altri lo rinchiudono?, ha dichiarato Faeti.

Il luogo: Valvoline nacque nel gennaio 1983, sulle pagine della rivista Alter Alter e sotto la guida tutelare di un maestro culturale come del Buono. L'inserto con le storie a puntate di tutti gli autori prosegu regolarmente per 7 numeri mensili, fino a luglio 1983, per poi tornare in seguito a intervalli pi lunghi.

Il contesto: Bologna, l'Universit, il DAMS. L'approdo di un gruppo di giovani artisti, sognatori ostinati negli anni del Movimento studentesco del 1977 e del brusco risveglio che venne dopo. Sotto le Due Torri girano idee, le arti s'incrociano, la scena quella di una capitale internazionale della cultura dove si guarda a New York, Berlino, Londra nei campi della musica e delle arti. Nel cinema e in letteratura si riscoprono l'espressionismo, Raymond Chandler e Dashiell Hammett, la durezza del noir e l'eleganza dei film di Humphrey Bogart. In questa Bologna gli autori del gruppo si incontrano, lavorano insieme, fondano la Scuola di fumetto e arti grafiche Zio Feininger dalla quale usciranno nuove generazioni di narratori grafici.

?Gli artisti del gruppo Valvoline, pur amando i generi, non si lasciano guidare dalle loro regole. Non intendono superare i limiti del fumetto, ma credono che il fumetto abbia limiti pi ampi di quelli in cui altri lo rinchiudono?, ha scritto ancora Faeti.

?Una ressa, una strafila, una calca, che bello, che ballo! Il teatro zeppo, strapieno, rigurgita di fumettari, artisti, parrucchieri, musicisti, giornalisti, creativi e letteristi. Tutta la Bologna Partygiana... C' gente che poi l dir: 'Saluto il talento della mia generazione' e in effetti nella ressa e fra la calca brilla la crme della crme, me l'han giurato, io dico niente, per sono d'accordo?, nelle parole di Pier Vittorio Tondelli, descrivendo la cronaca di un Valvoline Party su Alter Alter nel luglio 1983.