Fumetti

Zerocalcare e la zattera esistenziale: 'Un lavoro alle poste? Mi farebbe passare l'ansia!'

E Bao Publishing annuncia due nuovi libri entro autunno 2014

29/05/2013

In due anni scarsi, un eroe nazionale. Folla delle grandi occasioni alla Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano (la stessa folla, ad esempio, che avevamo visto per Francesco Guccini) per la presenza di Zerocalcare, nom de plume di Michele Rech, che ha presentato Ogni maledetto luned su due, terza fatica in volume targata Bao Publishing dopo La profezia dell'Armadillo (colore 8 bit) e Un polpo alla gola.

Vi lasciamo i video pubblicati su Comics TV (parte prima, seconda e terza). Guardateli perch troverete una notizia inedita, ossia i prossimi due lavori di Zero: un libro dedicato agli zombi con protagonista 'Secco' e con Zerocalcare abbastanza marginale, pi una storia molto sentita che per non arriver prima dell'autunno 2014 (probabilmente per Lucca Comics & Games di allora).

Ora l'intervista di Alessandro Trevisani:

A lavorare alle poste lui ci andrebbe davvero. S. Zerocalcare, l?eroe di decine di migliaia di nerd, punkabbestia, impiegati, insegnanti, giornalisti e via mescolando classi, ambienti e mestieri, a tal punto coscienzioso e spaventato dalla crisi e dalla precariet che se gli proponessero un contratto all?ufficio postale disegnerebbe nei ritagli di tempo, dopo aver beggiato all'uscita dal lavoro. Ce lo racconta poco prima di essere giubilato da centinaia di persone, la maggior parte in piedi, all?incontro milanese in cui presenta Ogni maledetto luned su due (Bao Publishing), il volume che raduna le storie uscite dal 21 novembre 2011 al 18 febbraio 2013sul suo blog: un sito da decine di migliaia di clic a post (solo l?ultimo, del 6 maggio, ora ha 228 commenti).

Insomma, Michele Rech, 29 anni da Rebibbia, oggi un uomo da 30 mila copie a libro: un?immensit per un testo di narrativa, figuriamoci per un fumetto. Il suo segreto? Ha intercettato ansie, fobie, abitudini di un pubblico vasto e vario, gente che, un luned ogni due, dall'ufficio o da casa, si connette e cerca la sua nuova striscia (e guai se non la trovano! Ecco perch il luned, nel titolo, ?maledetto?: se non esce la storia a Michele, nel blog, arrivano commenti incavolatissimi!). Dopodich succedono due cose: si ride tanto, almeno una mezza dozzina di volte a storia; poi nel cervello compare un fumetto che dice ?Ca**o, proprio cos che succede!?.

Ogni maledetto luned su due in classifica da tre settimane, galleggia tra il secondo e il terzo posto della Varia e ha gi venduto 15 mila copie: alla seconda ristampa ne seguir una terza? Probabile. Michele si raffigura come Zero nelle sue gag autobiografiche, fatte di apparizioni e allegorie: una strepitosa Margaret Thatcher che lo sferza e lo incita a lavorare, il mito-sex symbol Natalie Imbruglia, la mamma di Zero, che ritratta come Lady Cocca. E poi le voci della coscienza e dei bisogni, ovvero Toki, il fratello saggio di Ken il Guerriero, e un armadillo parlante - una coppia, quella che forma l?animaletto con Zero, all?altezza dei fasti di Calvin and Hobbes, anche se i ritmi e lo stile sono diversi, pi diluiti gli uni, pi sapido l'altro, rispetto al capolavoro di Watterson...

Zerocalcare, qui, intervalla le storie gi apparse sul blog con delle tavole inedite a colori, dove si disegna sopra a una zattera all?indomani del naufragio di quella nave (l?adolescenza, il tempo delle illusioni) che 12 anni fa, nella sua vita, ha impattato contro l?iceberg della realt...

Zero, abbiamo capito la metafora?

"Esatto, la zattera il momento che mi sto godendo. Ma sapendo appunto che una zattera io continuo a fare le ripetizioni e gli altri miei lavoretti, senza mollare niente".

cos forte il tuo senso della precariet?

"Il fatto che quando perder la zattera, magari a 31-32 anni, potrei trovarmi di nuovo con la stessa sensazione che ho avuto per anni dopo la scuola: non aver fatto neanche un metro in avanti, dal diploma in poi".

Pagina 127: in mezzo al naufragio un tuo coetaneo si rizza sopra a una zattera robustissima e grida: ?Suuuuuuca! Mi hanno preso alle poste!?. Didascalia: ?Capito come stiamo? Che rosichiamo pure per un lavoro alle poste?. Ma tu non puoi ?rosicare? per un lavoro alle poste, giusto?

"E invece un impiego senza l?ansia di prestazione, anche un posto alle poste, s, per me sarebbe utile. Sarebbe logorante fisicamente il fatto di alzarmi la mattina, certo. Ma mentalmente mi sentivo molto pi sereno con un contratto di un anno, quando andavo a lavorare all?aeroporto... Era una cosa che mi lasciava tranquillo. Chiaro, poi, che preferisca fare disegni invece che andare in fabbrica, non che io ?rosichi? davvero se qualcun altro trova un posto alle Poste. Ma vivo il mio presente con tantissima ansia...".

Ok, "mettiamo" Michele alle poste... E i fumetti?

"Disegnerei nei ritagli di tempo. Il fatto che io vedo il lavoro come una cosa che con certezza mi fa pagare l?affitto. E poi il fumetto non mai stato il centro della mia vita. Il mio sogno era fare il paleontologo... Come spiego pi volte nelle storie!"

Ci racconti la cosa pi pazza che hanno fatto i tuoi fan per te?

"Di recente, al Romics e a Napoli Comicon, alcuni si sono presentati vestiti come i miei personaggi: uno era Zero, con le sopracciglia finte e i peli finti sulle braccia, poi c?era una tipa vestita come la Sara di Un polpo alla gola... Questa cosa mi ha colpito molto. Del resto il pubblico che mi segue molto eterogeneo, mescola gli amanti delle ?nerdosit? e i frequentatori, come lo sono io, degli spazi occupati. Alcuni mi chiedono di disegnare l?armadillo che tira i sassi alla polizia, altri un bel gattino...".

Natalie Imbruglia il refrain sentimentale, il fantasma amoroso di tutto il libro. Come mai?

"Beh, come dimenticarla nel video di Torn, chi che non si innamorato del suo faccino a quei tempi? Un giorno mi sono messo a pensare che il suo nome non lo sento pi da almeno dieci anni, eppure era cos presente in quel periodo della mia vita... Lei rappresenta tutte quelle cose importantissime ai tempi dell?adolescenza, che adesso ci appaiono aliene, lontanissime".

Parlando di adolescenza, qual stato il tuo impatto con l?et adulta, il tuo iceberg?

"Genova 2001. A giugno uscivo diplomato dal liceo linguistico, dopo due settimane ero al G8, dentro una situazione inimmaginabile, dove ho visto lo stato come una cosa che ti vuole annientare (?A Genova pigliai gli schiaffi dalla Forestale?, racconta Zero nel libro, ?prima, nella storia, era successo solo all?orso Yoghi?, ndr). L le mie aspettative si sono bruciate molto velocemente, mutato il mio rapporto con la societ, con la politica. Poi mi sono iscritto all?Universit, Lingue e Comunicazione Internazionali. Ma gi a dicembre 2001 la barca dei miei sogni era affondata, ho mollato gli studi e ho iniziato a lavorare in aeroporto, con la sveglia alle 4 del mattino...".

Una gag del libro si intitola La fascia oraria delle Bermude: ci spieghi che cos??

"Lo sa bene chi fa un certo stile di vita, attaccato a internet e alle chat. A un certo punto mi sono accorto che se mi sedevo al pc alle 21 e mi mettevo a parlare con le persone in chat in un baleno si facevano le 2-3-4 del mattino... Ecco, la fascia oraria delle Bermude quella l!"

Che cosa ti consiglierebbe il guerriero Toki in questo momento della tua vita?

"Di essere "zen" e di pensare che si pu pure dire di no a un lavoro, senza affannarsi a cercare scuse come a scuola, quando porti la giustificazione. Io invece accetto tutto quello che mi viene commissionato, e cos tutto il mio lavoro si raddoppia, perch dopo le consegne per le case editrici mi sento anche in dovere di fare qualcosa per i centri sociali...".

Zero si ingozza di plumcake: quanti riesci a mangiarne tu in un giorno?

"Ne posso mangiare anche dieci per cena, perch dopo una giornata di lavoro arriva il classico momento in cui non ho voglia di cucinare".

Ok, ci racconti la tua giornata-tipo?

"Ieri ho disegnato una maglietta per i 10 anni di un?occupazione, poi un?altra per le palestre popolari, poi due vignette per un libro e una copertina, la striscia di Internazionale... E questa la mia tipica giornata di pausa, quando non faccio libri e non ho da fare le strisce per il blog...".

In un?intervista hai spiegato che tua mamma si dispiaciuta di essere disegnata come la Lady Cocca del Robin Hood disneyano. Nel fumetto la vediamo in difficolt quando deve raccontare alle altre mamme che cosa fa suo figlio di lavoro. Oggi i rapporti come sono?

"Mia mamma orgogliosa di me, attacca ?bottone? a tutti, mostra a tutti i miei libri... Anche mio padre orgoglioso, ma in realt anche in passato lo erano: il fatto che il senso di colpa era tutto dalla mia parte...".

E il ragazzino che raffiguri come Blanka di Street Fighter, indolente che di pi non si pu, al quale dai ripetizioni: ti ha ?sgamato? che lo disegni?

"Lui ha scoperto un mese fa che faccio fumetti, ma non ha mai avuto la curiosit di leggerli. Da una parte preoccupante, dall?altra... molto meglio cos!"

OGNI MALEDETTO LUNED SU DUE, Bao Publishing, 216 pp, brossura, B/N e colore, 16 euro, in libreria dal 3 maggio 2013.

Dal canale Fumetti di PostCardCult:

Walter Molino in mostra al Museo del Fumetto e dell'immagine di Lucca

La satira a fumetti su Saviano: tutto lecito o... non s'ha da fare?

E da Comics TV:

Fullcomics, incontro con Giuseppe Guida

Marketing & Fumetti, da Dragonero a Long Wei (con anche il terzo video)

Eventi:

Grande attesa per Bonvi Parken 2013