Le Madri Perdute al centro di una mostra presso la Casa delle Donne
Una cartolina per la personale che inaugura il prossimo 12 ottobre
03/10/2016Coraggio, dedizione, ansia, tristezza, depressione, impotenza, violenza si sovrappongono ed emergono nel difficile e bellissimo rapporto che chiamiamo maternità; questa complessità è rappresentata nelle opere delle artiste Silvia Manazza e Barbara Pietrasanta e dalle poesie della raccolta Ballata delle madri perdute di Vanna Mazzei al centro della mostra Madri perdute che inaugura mercoledì 12 ottobre alle ore 18, alla Casa delle Donne e prosegue fino al 19 ottobre con incontri e proiezioni.
Una donna col suo bambino, sorridente, appagata, felice, che emana dolcezza e dedizione, questa è la rappresentazione corrente della mamma in ogni parte del mondo, questa è l’immagine che tutti interiorizziamo.
Ma c’è una differenza fra la rappresentazione sociale della maternità e il reale vissuto delle donne quando diventano madri.
C’è una maternità complessa, un lato oscuro dove si agitano angosce, dolore e, a volte, inaspettata violenza, luoghi popolati di madri che soffrono e che covano disagi.
Parlare di questi aspetti è un percorso aspro e difficile ma anche liberatorio, è un tentativo coraggioso di affrontare e capire una realtà scomoda, di sollevare il velo della retorica per presentare una visione dolente e reale della profondità inconscia del materno.
PROGRAMMA
Mercoledì 12 ottobre: inaugurazione, ore 18:00 – A seguire, dibattito con Gabriella Mariotti, psicanalista / Sveva Magaraggia, sociologa / Giovanna Pezzuoli, giornalista / Ofelia Valentino, giurista / modera: Grazia Longoni, Casa delle Donne
Venerdì 14 ottobre ore 19:00 – Lucia Vasini, attrice, legge le poesie di Vanna Mazzei
Mercoledì 19 ottobre ore 19:00 – Finissage e proiezione del film Maternity Blues (2011, regia di Fabrizio Cattani, menzione speciale Premio Lina Mangiacapre, 68° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia)