Martin Mystre

Il dito mignolo di Denisova

Mysteri paleoantropologici tra Siberia e Papua Nuova Guinea

23/05/2011
Il dito mignolo di Denisova
Nel 1978 Martin Mystre organizz una spedizione sui Monti Hangaj (Mongolia) assieme all'avventuriero mercenario Kramer e, in una valle sperduta tra il monte Otgontenger Uul e le sorgenti del fiume Baydrag, trov la mysteriosa e leggendaria Citt delle Ombre Diafane, in cui viveva una trib di uomini di Neanderthal (specie che la comunit scientifica riteneva e ritiene tuttora estinta da oltre 30.000 anni).

In quell'occasione Java, il capo della trib, decise di abbandonare la Mongolia e seguire Martin a New York, nel cosiddetto "mondo civile", ma questo i lettori del Buon Vecchio Zio Marty lo sanno gi (per rinfrescarvi la memoria potete rileggere il racconto a fumetti scritto dal biografo ufficiale del BVZM, tale Alfredo Castelli, pubblicato tra l'agosto e l'ottobre del 1983 su Martin Mystre nn. 17, 18 e 19).

Quel che invece in molti non sanno che nel 2008, ad alcune centinaia di chilometri dal luogo dello straordinario ritrovamento di trent'anni prima, venne fatta una scoperta altrettanto straordinaria. Presso la grotta di Denisova, sui Monti Altaj (Siberia meridionale, tra Kazakistan, Cina e Mongolia), l'archeologo Anatoli Derevianko dell'Accademia Russa delle Scienze rinvenne un piccolo frammento del dito mignolo di un giovane ominide vissuto circa 40.000 anni fa. A pochi metri di distanza furono trovati anche diversi manufatti, tra cui un braccialetto. Il frammento d'osso venne inviato al celebre genetista Svante Pbo del Max-Planck-Institut für evolutionre Anthropologie di Leipzig, che riusc ad estrarre e sequenziare l'mtDNA (DNA contenuto nei mitocondri e trasmesso di madre in figlio senza grandi variazioni genetiche), ottenendo risultati sorprendenti: il mignolo non apparteneva n a un Neanderthal n a un Sapiens le uniche due specie del genere Homo esistenti 40.000 anni fa (eccezion fatta per l'Homo floresiensis, relegato per in una piccola isola indonesiana) ma al rappresentante di una nuova specie sconosciuta. La scoperta della cosiddetta X-Woman (soprannominata cos in riferimento alla derivazione materna dell'mtDNA) o Homo di Denisova, venne annunciata sulle pagine di Nature nel marzo del 2010.

Sulla base di questi dati si giunse alla conclusione che i moderni Sapiens, i Neanderthal e i mysteriosi uomini di Denisova avessero condiviso un antenato comune (vissuto circa un milione di anni fa), e fu avanzata la sconvolgente ipotesi che le tre specie potessero aver convissuto per centinaia di migliaia di anni, nella regione dell'Altaj e in altre zone dell'Asia. A distanza di alcuni mesi, per, fu analizzato un secondo reperto rinvenuto all'interno della grotta di Denisova: uno strano molare dalle caratteristiche morfologiche arcaiche, dal quale questa volta il team del Max-Planck-Institut riusc a estrarre DNA nucleare (meno chiaro di quello mitocondriale, ma molto pi interessante per lo studio della variabilit genetica delle popolazioni).



I risultati di questa seconda ricerca, pubblicata su Nature nel dicembre del 2010, si rivelarono ancora pi sorprendenti. Si scopr che i cosiddetti denisoviani sono in un certo senso i cugini dell'est dei neanderthaliani, poich le specie discendono da antenati comuni che circa 500.000 anni fa lasciarono l'Africa seguendo vie diverse: gli antenati dei Neanderthal andarono in Europa e in Medio Oriente, quelli degli uomini di Denisova si diressero invece verso l'Asia centrale. La mysteriosa specie di Denisova, quindi, con ogni probabilit visse in diverse regioni dell'Asia tra i 450.000 e i 40.000 anni fa. Ma non finita qui: subito dopo averlo analizzato, Svante Pbo invi il DNA nucleare sequenziato al Broad Institute, Centro di Ricerca statunitense affiliato al MIT e alla Harvard University, dove il biologo computazionale Nick Patterson mise a confronto il genoma dell'Homo di Denisova con quello di cinque Sapiens moderni, provenienti da Sudafrica, Francia, Nigeria, Cina e Papua Nuova Guinea. Con suo sommo stupore, il Dr. Patterson scopr che un considerevole pezzo del genoma dell'uomo di Denisova (circa il 4,8%) corrispondeva a quello del papuasiano.
Convinto di aver commesso un errore, Patterson compar il genoma di Denisova con quello di altri sette individui, compreso un papuasiano e un abitante della vicina isola di Bougainville: anche in questo caso nel genoma dei due melanesiani furono rilevate intere sequenze simili a quelle del genoma denisoviano. Per quanto possa apparire incredibile, pare che in un lontano passato i denisoviani si siano incrociati con gli antenati degli attuali abitanti della Papua Nuova Guinea.



La Papua Nuova Guinea dista dalla Siberia meridionale migliaia di chilometri. Perch non sono state trovate tracce genetiche dell'Homo di Denisova nel DNA di uomini moderni di altre zone dell'Asia? Mystero. Come mai gli unici resti di questa specie sinora rinvenuti sono solo un dito mignolo e uno strano molare? Mystero. Ma soprattutto, che aspetto avevano i denisoviani? Mystero (i pochi elementi a nostra disposizione rendono impossibile una ricostruzione morfologica).

Secondo alcuni rumors Martin Mystre ha partecipato informalmente agli scavi di Anatoli Derevianko del 2008, e pare che di recente abbia contattato Kramer per organizzare una spedizione in Papua Nuova Guinea. Sar vero?

Sim Dawdler